Qui
si incrociarono sentieri
bighe di formiche
ognuna col masso
della nostra briciola
colmammo il granaio
inanellati i ricordi
se non trovo risposta
torno a casa
con la domanda più giusta
e una lucciola in petto.
si incrociarono sentieri
bighe di formiche
ognuna col masso
della nostra briciola
colmammo il granaio
inanellati i ricordi
se non trovo risposta
torno a casa
con la domanda più giusta
e una lucciola in petto.
Sono i versi finali di una mia lirica sulla Kermesse della Fara Editore, presso l'Eremo di Fonte Avellana nel giugno scorso.
Sensazioni tutte, ritrovate e riassaporate con un’intensità più consapevole, nella kermesse dal tema “Ascolto per scrivere”, organizzata dalla stessa Fara e dall’Associazione culturale Le Madie a Le Castella, dal 31 ottobre al 3 novembre.
Sensazioni tutte, ritrovate e riassaporate con un’intensità più consapevole, nella kermesse dal tema “Ascolto per scrivere”, organizzata dalla stessa Fara e dall’Associazione culturale Le Madie a Le Castella, dal 31 ottobre al 3 novembre.
I percorsi letterari che, relatore dopo relatore – 23 in
tutto - si delineavano, costruivano autentici
percorsi umani: legami, empatie, conflitti, dialogo, contraddittorio, tutto si
traduceva in un incontro – la “lucciola in petto” dei miei versi – evocando
l’antica trilogia del dono, dare-ricevere-restituire.
Chi ha partecipato lo sa: è un’esperienza da ripetere.
Costruttiva, intensa, di una ricchezza che fa della cultura dialogo e slancio
ad una vita piena perché più consapevole.
Allietati nel corso della tre giorni dalle performance
artistiche eseguite dalla Scuola di danza Maria Taglioni e dal trio jazz formato da Francesco Ierardi, Rosario
Mesuraca e Leonardo Scarriglia; sostenuti, tutti noi, dalla professionalità di
un giovane tecnico del suono, ancora studente universitario, Gisberto Caccia,
si sono succeduti i seguenti relatori:
Il work shop proposto – filmati prose poesie musiche, tutto
in successione dinamica –, ha dato sfondo al tema dell’ascolto e illustrato i
pro e i contro di approdare ad uno scritto come sua naturale evoluzione. In un
susseguirsi di parallelismi, dal rifiuto di Socrate per la scrittura, agli
studi del sociologo sovietico Lurija, ai pensieri di Montaigne, si è concluso
con la poesia “La gioia di scrivere” di Wislava Szymborska.
ANGELA CACCIA – IL FRUSCIO CHE INQUIETA.
Tra il serio e il faceto, con
l’aiuto di prose e versi, la consapevolezza che uno scritto è pur sempre
riflesso, seppure tra i più validi e autentici, di una vita che nessun libro
può contenere per intero.
ALBERTO D’ETTORIS - QUALE ASCOLTO IN UN VILLAGGIO
GLOBALE DOMINATO DALLE TECNOLOGIE DELLE COMUNICAZIONI.
Nel dialogo tra il Maestro ed i discepoli di una
religione non cattolica, il Maestro soleva dire “Dovunque siate, guardate
quando non c’è apparentemente niente da vedere; ascoltate quando tutto è
apparentemente quieto“. Nel mondo di oggi, permeato e “dominato” dalle
tecnologie delle comunicazioni dal loro rumore sembra ormai difficile ascoltare
ed ascoltarsi e, quindi, anche lo scrivere intesi secondo i paradigmi di un tempo.
Venerdi’
1° novembre
ANTONELLA DORIGOTTI - DAL SILENZIO E DAI SUONI
DELLA NATURA SGORGANO PAROLE.
Il silenzio come premessa per la riflessione, per l’elaborazione
di percezioni, relazioni, letture, che costituiscono fonte d’ispirazione. La
natura come fonte d’ispirazione con i suo brusio, silenzio, mormorio, che
troviamo in tutta la storia della letteratura; sottolineo alcune poesie di
Pasolini contro la cementificazione e lo scempio urbanistico e le prese di
posizione ecologiche del poeta Zanzotto. Natura come fonte d’ispirazione che
attraversa i secoli e l’anima e come Bene da difendere.
MARIO CAMPAGNUOLO – A VOLO DI RONDINE.
Chi vuole scrivere deve
avere occhi aperti e sapere ascoltare chi ti parla a cuore aperto di sé e di
ciò che lo circonda. I personaggi delle mie storie, mi dicono, siano
verosimili.
Mentre leggi ti sembra di
averli conosciuti e di comprendere quel che dicono.
Usano il linguaggio di
ogni giorno quando parlano tra loro e svelano i loro sentimenti.
A Le Castella ho
letto alcuni brani dei miei libri e mi auguro mi abbiano ascoltato e compreso.
LUANA FABIANO - I COVONI DELLA SPERANZA.
Ero
minuscola quando la poesia venne a trovarmi, quando scoprivo e assaporavo
l’alfabeto del silenzio, quando ascoltavo il formicolio delle emozioni che
rimbalzava dal paesaggio e le sue epifanie di colori, rumori, odori, suoni,
segreti languori e catartici segni, al cuore. Ne I covoni della speranza il respiro dell’infanzia non ha perso la
sua freschezza e sulla carta, che come madre adottiva lo accoglie, emoziona
ancora.
DAVID AGUZZI – SEGNI, LE CONVERSAZIONI SILENZIOSE.
Il segno, un linguaggio poetico che si basa sul gioco delle immagini e delle
configurazioni delle mani e del corpo. Ritmo e spazialità, espressione della
persona, del proprio pensiero e della propria esperienza. Nessun altro
linguaggio è efficiente per comunicare il vissuto esperienziale e le
rappresentazioni metaforiche, quanto la poetica segnica. Perché nella stessa
convive il «non sonoro», ossia
gli intervalli silenti, le esplosioni espressive e le implosioni di
raccoglimento nell’Io.
ARMANDO VITALE – LA LETTURA E L’ELOGIO DELL’INUTILE.
TERESA CALIGIURE - LA RICERCA DI
SÉ STESSI NEL SILENZIO DELLA SOLITUDINE: PETRARCA.
Il
contributo si concentra su alcuni
aspetti della riflessione petrarchesca che riguardano la vita solitaria e la
funzione del silenzio nella ricerca di se stessi. Sulle orme dei
classici e di sant’Agostino, Petrarca
indaga sullo smarrimento esistenziale e morale dell’uomo e sulla
“mutatio locorum”, che rispecchia il senso spaziale dell’inquietudine, presentando tematiche che rendono la sua
opera attuale.
DAVIDE ZIZZA - LETTURA E
SCRITTURA COME ETICHE DELL'ASCOLTO, OVVERO COME LUOGO DI RISONANZA DELLA PAROLA CHE PONE
L’ESSERE UMANO IN ASCOLTO DELLA VERITÀ
Leggere o scrivere un testo -
rappresentazione simbolica di un sistema di valori - significa mettersi in
ascolto della vita umana attraverso un linguaggio che completa le nostre
esperienze e si pone a fondamenta di una crescita umana, intellettuale,
emotiva. Ascoltare un testo, sia che lo si legge sia che lo si scrive,
significa far risuonare in noi una parola che ci plasma daccapo e rinnova la
nostra visione.
RAFFAELE SERAFINO CALIGIURI – VOCI DAI BRIGANTI.
Un
appassionato excursus storico, attraverso i sentieri di un’epoca segnata dalla
profonda povertà, personaggi discussi e disagi sociali.
BONIFACIO VINCENZI - LA PAROLA È L'ASCOLTO: VIAGGIO NEL VARIEGATO MONDO
DELLA SCRITTURA.
L’intervento,
in un certo senso, è un percorso nel regno della poesia per cercare
di vivere e sentire la sonorità di un vissuto, in nome di una verità che non
può dimostrare di essere tale, e che, nel cuore di questa fragilità cerca
un’alleanza con gli occhi del lettore per continuare a vivere, in un’unica
febbre, il viaggio della vita e del suo senso. In questo excursus ciò che
appare chiaro, alla fine, è l’impossibilità del poeta di sottrarsi alla
dimensione dell’ascolto.
CATERINA CAMPORESI - IN ASCOLTO DI CIÒ CHE RISCHIA DI
RESTARE MUTO.
L'intervento ha come oggetto l'esplorazione e la riflessione
intorno a due momenti cruciali della vita degli esseri umani: la nascita e
l'incontro di snodi centrali lungo il percorso. Questi momenti speciali
contengono nelle loro pieghe indizi che, se correttamente decifrati e interpretati
nella loro verità profonda, orientano la direzione del cammino più favorevole
nella vita individuale, sociale e in
quella più in generale.
MAURIZIO CARUSO – MADDALENA.
Qui la sfida si è fatta più piena più
ardita, dopo lo scavo e la ricerca di immagini, che potessero essermi da aiuto,
con bozzetti, schizzi, disegni e grafie, e ore, e ore a immaginare la smorfia
di dolore e disperazione che solcava il dolce volto, inseguo,e trovo volti
comuni, volti ricercati con particolari espressioni, non la trovo, non calzano
alla mia idea di Maddalena attuale, basta poco invece, ed ecco la mia
immagine, un abbozzo, nascere e divenire, svilupparsi, e successivamente
concretizzarsi attraverso il colore, e solo il colore dà una figura totemica,
una sorte di "torre”.
CINZIA DEMI – ERO MADDALENA.
Il mio intervento ha
reso conto, drammatizzandolo, di "Ero Maddalena" il mio
nuovo libro (edizioni puntoacapo 2013). In pratica, dall'ascolto di una delle
figure più controverse delle donne della Bibbia, è nato questo poemetto,
monologo intimo e doloroso di una donna dei nostri giorni. Un lavoro di carne e
sangue, di spirito e inconscio, che affronta le problematiche femminili della
violenza e della fede nell'ottica della figura più vicina a Gesù.
ANDREA VENZI – CIELO DI CRISTALLO
E LUNE DOPPIE.
Il
mio intervento non ha titolo in quanto è una summa della poesia che sono venuto
scrivendo dal 1984 ad oggi, passando da una scrittura di avventurosa
visionarietà fino alla scrittura degli ultimi tempi che esprime il mio profondo
dolore per la perdita di mia moglie Benedetta. Da una scrittura surreale
riferita ai miti dell’esplorazione, ad una scrittura ripiegata sulla
sofferenza, dove la notte è il buio privo di speranza.
Sabato 2 novembre
ALESSANDRO RAMBERTI - NEI PANNI DI JOHAN.
Scritto venti anni fa sotto pseudonimo, La simmetria imperfetta rappresenta la sintesi di un percorso
(anche avventuroso) di vita umana e letteraria. A distanza di tempo, con
maggiore distacco, si recuperano suggestioni, simboli e tracce condivisibili
e forse utili per ascoltare sé stessi in una dimensione di apertura al tu
e al Tu che è “letteralmente” salvifica.
GIUSY REGALINO – LA MALEDIZINE DI
PITAGORA.
"Ascolto per scrivere" per me,
nella mia attività giornalistica, significa l'approccio alla persona con il
rispetto che merita. Ho colto la bella iniziativa per attirare l'attenzione e,
dunque, l'ascolto dei presenti alla kermesse, su Crotone, partendo dalla maledizione di Pitagora. Dal passato al
presente, ciò che è riflesso nella nostra identità sociale e culturale, è tutto
un patrimonio ancora da valorizzare e riscoprire.
DON FORTUNATO MORRONE – L’ASCOLTO NELLO SPIRITO DI GESU’.
La realtà è intellegibile perché
riflette sapienza del Creatore. Per leggerla c’è necessità di umile ascolto.
Colui che ascolta in profondità vede, legge e pensa per analogia e trascrive e
comunica con parole simboliche l’esperienza vissuta. L’ascolto profondo
permette all’uomo di essere riportato all’originaria simbolica
dell’unificazione interiore: Dio. Il poeta, lo scrittore, l’artista in genere,
è parente prossimo del profeta e questi è amico del poeta: entrambi hanno il
dono di occhi penetranti e prospettici.
Domenica 3 novembre
SERGIO PASQUANDREA – BASTEREBBE UN PO’
DI SILENZIO.
Si ascolta una conversazione, si ascolta la poesia, si ascolta la
musica, si ascoltano i suoni e i rumori della vita quotidiana. Ma come si
ascolta il silenzio? Eppure, senza il silenzio non esisterebbe la musica, così
come senza la tela bianca non esisterebbe il quadro. Il silenzio è il momento
germinale dell'arte, sia essa una composizione musicale o una sequenza di
versi.
FRANCESCO COSCO - LA VOCE DELLA
STORIA, L'ORECCHIO DEL PRESENTE: NEWS DAL MEDIOEVO.
Quali le
finalità? Dimostrare come, attraverso la
voce della storia sia prossima che remota è possibile individuare i fondamenti
della nostra attuale identità e civiltà. Nei contenuti ho trattato il
monachesimo italo-greco nel lungo periodo in cui esso interagì con le
popolazioni della Calabria centro-orientale. I risultati di quella pacifica
invasione sono tutt’ora leggibili. La relazione è stata accompagnata da una
ricca iconografia.
PAOLO SESTI - ASCOLTO E “CURO” LA MIA CREATIVITÀ.
Esposizione
psicologica dell’ascolto e dei cambiamenti ad esso conseguenti. In una lettura
evoluzionistica ogni esperienza viene vissuta come fonte di arricchimento e, in
una sorta di immaginaria linea di continuità che procede dalla comparsa dei
primi esseri viventi fino all’uomo contemporaneo, tutto contribuisce a “creare”
il nostro “essere oggi”. La Creatività, massima espressione dell’Intelligenza,
può emergere solo in chi continua a coltivare il suo “essere bambino” pronto a
“stupirsi” di fronte a quanto possa capitare nel quotidiano.
A breve, un’antologia a
cura della Fara Editore, pubblicherà per esteso gli interventi dei 23 relatori.